lunedì 17 marzo 2014

Roma nun fa' la stupida

E' tutto perfetto, c'è la luna, un'altalena per due, il chiasso lontano di un sabato sera all'Angelo Mai, la complicità, sorrisi e risate, sguardi intensi, gli occhi di lei bellissimi che si abbinano perfettamente al biondo dei suoi capelli e soprattutto c'è il ponentino. Ci sono tutte le condizioni iniziali per dire alla fine "credo di essere innamorato". E allora pensi "Roma nun fa' la stupida eh!"
Poi arriva una sua amica, la bolla di sapone che vi isolava è ormai scoppiata, il ponentino si smorza e tu hai l'aspetto di uno che è stato svegliato bruscamente. Metti in moto il sesto senso per capire se veramente qualcosa stia andando per il verso sbagliato e allora cerchi di restare simpatico anche alla sua amica, nella speranza che si fidi di te e ti lasci solo con lei. Resti aggrappato alla parete con tutte le tue forze, come farebbe un climber con uno spit a 2 metri. E invece niente, lei forse vuole restare, ma non trova il coraggio e la sfacciataggine di dirlo alla sua amica. O forse è solo una tua speranza.
E allora vi alzate, il massimo che riuscite a fare è salutarvi come si fa con una persona che incontri quotidianamente, ma in realtà è un saluto molto più vicino ad un addio.
Mentre ti allontani imprechi e te la prendi con Roma che prima ti lascia sognare, e poi fa' sempre la stupida.

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