giovedì 20 marzo 2014

Lei, recensione probabile

Chiunque abbia letto un romanzo di Asimov e in particolar modo Io robot o, meglio ancora, Tutti i miei robot, non avrà potuto fare a meno di pensare a lui, anche solo vedendo il trailer di questo film. A me è successo.
Sono andato al cinema, con molti pregiudizi, chiedendomi continuamente perché, visto che Asimov ci ha lasciato tantissime storie, inventarsene una zero, neanche poi così avvincente.
Quindi sono andato sapendo già che all'uscita lo avrei distrutto, avrei detto che fosse una merda, insultato il regista/sceneggiatore Spike Jonze e smadonnato non capacitandomi del perché ancora il cinema non abbia investito su un film decente basato su qualche racconto di Asimov, visto che sono state prodotte cacate pazzesche come questo film.

La prima volta che ne ho sentito parlare ho pensato subito al racconto di Asimov Vero Amore contenuto nella raccolta Tutti i miei robot. Un tizio si fa aiutare dal proprio pc a trovare la sua anima gemella. Per farlo lo programma in modo tale che possa imparare e, in particolar modo, imparare a conoscere il proprio programmatore, non vado avanti per non rovinare il finale a chi lo voglia leggere, ma vi assicuro che è molto bello.

Carico d'astio sono andato al cinema e ne sono uscito, non soddisfatto, ma neanche schifato.
Il film di per se, se lo si interpreta correttamente è effettivamente carino, se invece lo si prende così com'è senza cercare di capirlo è una gran cacata, a tratti anche imbarazzante.
Dal mio punto di vista la chiave per capire il film sono le 3 leggi della robotica inventate da Asimov. Questo è quello che mi fa incazzare. Cioè, io credo che il regista/sceneggiatore, Spike Jonze, conoscesse bene e a fondo i romanzi di Asimov e si sia venduto questa storia come se fosse effettivamente originale, quando è palesemente un banale copiato della fantasia di Asimov. In tutto ciò non poteva dare una spiegazione chiara della storia o addirittura citare le leggi della robotica, sarebbe stata una confessione. Quindi ci lascia con un finale un po' sospeso che lascia ampio spazio all'interpretazione.
Quindi sì, bello! Ma bravo Asimov, non Jonze.

Alla fine sono due le domande fondamentali che viene da farmi, una è quella che mi facevo già prima di vedere il film, cioè, perché cazzo non hanno preso una storia di Asimov? A cui credo non avremo mai una risposta. L'altra è, come cazzo hanno fatto a premiarlo con il premio alla miglior sceneggiatura originale?

Leggi della robotica:

  1. Un robot non può recare danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla prima legge.
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la prima o la seconda legge.


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