martedì 19 marzo 2013

Fanatismo matematico

Ultimamente ho conosciuto un ragazzo laureato in matematica che fa all'incirca il mio mestiere e con il suo modo di parlare e i suoi atteggiamenti è riuscito a farmi rivivere i miei studi matematici ardenti, quei giorni fatti di sogni di gloria e false convinzioni che gli altri non capissero niente perché "io studio matematica, te che ne voi sape'?!". Il fanatico matematico è quello che non capisce una mazza ma ogni tanto ti butta lì un Turing, un Eulero o un von Neumann, si atteggia a persona interessante ma poi quando ci parli capisci che è un "coglione". Quello che ti racconta la barzelletta sul matematico, il fisico e l'ingegnere, che fanno ridere solo quelli come lui. Quello che se stai a parla', che ne so, de salsicce te butta lì un famoso teorema matematico, che solo lui sa cosa c'entri con le salsicce, pur di fare la figura del colto intelligente, certo che nessuno mai capirà il senso, ma soprattutto nessuno mai chiederà una spiegazione.
L'insicurezza si manifesta in tante forme.
Questo lo dico perché anche io sono stato affetto da questa tristissima forma di demenza... Quando sono entrato all'università ero totalmente strafottente e menefreghista una sorta di Liam Gallagher. Andando avanti con la carriera universitaria mi sono trasformato in un coglione come quello che ho descritto sopra. Ringraziando dio iniziare a lavorare mi ha fatto rifare pace con la realtà.
In facoltà come matematica, fisica, cioè quelle dove si va per "fare gli scienziati" bisogna stare molto attenti. Infatti i professori non sono altro che studenti cresciutelli e si rischia di prendere ad esempio gente che non c'entra niente con noi.
Mi ricordo c'era un prof che si atteggiava a sto genio del male ma
1.Spiegava malissimo e per un prof di matematica è una cosa molto strana.
2.Voglia di insegnare 0. Ai miei tempi c'era il quarto d'ora accademico tra un'ora e l'altra. Quindi una lezione di 2 ore era di 1 ora e mezza effettiva. Lui "carta vince carta perde" riusciva sempre a fare lezioni, noiosissime, di 1 ora e 1/4. Spero per lui che non fosse un problema di conti, perché altrimenti sarebbe stato grave.
3.Una volta era riuscito anche a lamentarsi del fatto che guadagnasse 1900€ per non fare un cazzo.
Questo prof, guarda caso, era solito raccontare barzellette e aneddoti sui matematici e a fare osservazioni fuori contesto che capiva solo lui.

Mi viene in mente una frase del film Ghostbusters:
"Io ho lavorato nel settore privato, pretendono risultati!"

Ovviamente per fortuna non tutti sono così, anzi, ce ne sono certi che devono essere presi ad esempio probabilmente perché non si sono mai montati la testa.

Barzelletta
Ci sono un ingegnere, un fisico e un matematico in un treno in Scozia, guardando dal finestrino vedono una pecora nera, allora l'ingegnere osserva
"come è strano che in Scozia tutte le pecore siano nere"
Il fisico puntualizza
"Non tutte le pecore sono nere in Scozia"
Allora il matematico
"In Scozia c'è almeno un campo, dove c'è almeno una pecora di cui almeno la metà è nera"

Ecco quando faccio osservazioni di questo tipo molta gente mi ritiene pesante, soprattutto i letterati, che con il dovuto rispetto farebbero sempre meglio a tacere, perché loro sono peggio dei matematici, ma di questo non voglio parlare perché non basterebbe questo blog...

Qui potete trovare il link all'Harlem Shake fatto dagli studenti.

4 commenti:

  1. ah, quanto mi manca il giusto razzismo tra noi e le facoltà da allevamento... :P

    ps: ma il prof in questione è R.F.? :-)

    RispondiElimina
  2. So' stato troppo esplicito? :D
    Il coglione invece hai capito chi è?

    RispondiElimina
  3. Con l'harlem shake hanno fatto un ottimo lavoro. ;)

    RispondiElimina