sabato 4 maggio 2013

Carogna deruberesti tua madre!

Mangia Prega Ama.
Vediamoci sto film che mi incuriosisce il fatto che in parte sia girato a Roma. Appena finita la parte su Roma ho spento solo perché avevo paura che avrebbero infangato anche il buon nome di indiani e indonesiani.

La parte su Roma è vomitevole.

Io per scrivere sto post mi sono rivisto tutto il pezzo e ho fatto una bella lista...
A parte i pretini e le suorine buttati lì, hanno riempito Roma e, per quel poco che si vede, Napoli di macchine e vespe d'epoca, come se fossimo indietro di 60 anni rispetto a loro. In ogni dove ci sono coatti che passano il tempo a pomiciare per strada e a fischiare dietro alle ragazze.
Si parla tanto di mangiare bene e poi se prendono il vino della casa. A un certo punto fanno vedere un piatto di bucatini serviti come se fossimo a little Italy.
Quei due mentecatti di Luca Argentero e quell'altro che interpreta Spaghetti se so' venduti er culo pur di recitare con Julia Roberts, memorabile la scena in cui si autodescrivono come dei nulla facenti, dicendo che la filosofia di vita italiana è il dolce far niente. Dolce far niente non significa che non ci va di fare un cazzo e stiamo tutto il giorno a grattasse la panza, come fanno loro due nel film. Ma de che campano d'aria? Io per due anni mi sono svegliato alle 6 e mezza per tornare a casa mediamente alle 8 di sera, dolce far niente un par de palle!
A un certo punto dicono che la parola per descrivere Roma è "sesso", ah già perché tra na grattata de panza e l'altra scopiamo in continuazione.
L'attrice protagonista si fa il problema che sta prendendo qualche chilo quando negli states so' tutti obesi.
Secondo loro la tipica domenica italiana è calcio e chiesa, sul calcio posso essere d'accordo, ma scusate la disinformazione, c'è ancora qualcuno che va in chiesa?
Anche la mamma di Luca Argentero s'è venduta il culo recitando la parte della signora bigotta.
C'è poi la scena finale in cui Argentero dorme con i piedi sopra le gambe della madre e la testa sopra quelle della sua ragazza, come ad evidenziare il fatto che noi italiani siamo dei mammoni.

Immagino che il libro sia totalmente diverso da quello raccontato nel film, se è vero che l'autrice è stata 4 mesi a Roma e ha frequentato solo romani.

Io non mi vergogno di essere italiano per i cliché raccontati ne sto film de merda, io mi vergogno perché ci facciamo pagare per dire che siamo dei coglioni.

Ultima cosa, mi dispiace molto che Remo Remotti abbia acconsentito a partecipare a sta cacata.

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