venerdì 31 gennaio 2014

Mah...

Mi capita molto spesso di aggirarmi per l'underground di Roma (per underground intendo la metropolitana, niente di fico e alternativo) e rimanere basito sgranando gli occhi e tirando su un sopracciglio alla Carletto Ancelotti.


Non rimango basito per il fantastico servizio offertoci dalla società per azioni concessionaria del trasporto pubblico, ma per coloro che usufruiscono di tale servizio. La metropolitana non è come quei posti di ritrovo che generalmente si frequentano e dove all'incirca si incontrano persone simili a noi come può essere un pub, la discoteca, gli spettatori di un particolare film al cinema, la facoltà, il circolo del bridge, il corso di zumba... il corso di zumba, il corso di zumba, il corso di zumba. ...esistono esseri viventi che pagano per fare zumba! O meglio, esistono esseri viventi di sesso maschile che pagano per fare zumba! Una donna la posso anche capire, infatti solo le donne ballano per il solo gusto di ballare, non ho mai sentito di uomini che andassero in discoteca con un fine se non quello di accoppiarsi (anche sfruttando strategie meschine, come quella di agitarsi a casaccio aumentando la probabilità di tenere il tempo). Al massimo un maschio va in discotecata (quella rock) per pogare, ma è comunque un modo per affermare la propria virilità e generalmente è una caratteristica propria delle persone con quoziente intellettivo ben al di sotto di quello di una gallina media.
Metallari non sentitevi offesi, pure io quando avevo 20 anni ho pogato, poi basta però...

Va be' scusate, so' un coglione io, avete ragione, a zumba se scopa. Se rimorchiano quelle stupide come i sassi, ma non è detto che sia una cosa negativa. Da questo punto di vista io sono ancora in lega pro, quando c'è gente che sta in serie A.
Torniamo però alla metropolitana.

Una bella mattina ero sulla banchina della metro e me ne stavo per i fatti miei assorto nei miei pensieri mattutini (tipo "ma non me potevo sta sotto le coperte altri 5 minuti?!") circondato dai rumori quotidiani, uno tra questi è la musica che uno dei tanti fantastici servizi che la società per azioni ci fornisce. In particolare quella mattina nell'istante in cui pensavo probabilmente a quanto ero felice per essere uscito di casa già cacato, riconosco una nota canzone dei mitici 883, "Come mai". Va be', a parte i discutibili gusti del DJ di Eur/Magliana, rimango indifferente fino a quando non sento una voce fuori campo, in particolare un falsetto che, un'ottava sopra, accompagnava il nostro amico Max. Mi giro d'istinto e vedo una signora, assorta nei suoi pensieri, con lo sguardo rivolto all'infinito canticchiare come mai ma chi sarai... mi rigiro e...

Mah...


L'altro giorno però ho assistito a un momento epico, un apice che non verrà mai più raggiunto dalla razza umana. Un picco che neanche il grande campione Carletto sarebbe in grado di interpretare. Forse una persona che vomita potrebbe essere appropriata come reazione. Nuovo materiale di studio per luminari della comunicazione non verbale.
Mi aggiravo in metropolitana, quando il nostro DJ di fiducia ci spara un Ramazzotti "Più bella cosa". Come al solito non gli do peso, figuratevi che il giorno prima passavano "Il mio nome è mai più"... Scendendo le scale sento una voce accompagnare Eros, mi giro e proprio dietro di me vedo un omino sui 35-37 anni abbastanza anonimo, canticchiarsi EROS RAMAZZOTTI...
Che livello di rimorchio è questo? La champions league? La coppa del mondo? E' una cartuccia che va sparata ogni 4 anni dando via il sangue? Esistono uomini che ascoltano Eros Ramazzotti?
Si rimorchia ascoltando Eros Ramazzotti? Capisco non capire niente di musica, non essere un grande appassionato, ma per essere un maschio e farti piacere Ramazzotti devi quanto meno non conoscere l'italiano o essere totalmente deficiente...
Ma non finisce qui, dalla metro scende un altro omino, simile al fan di Eros, con in mano un libro di Fabio Volo... Fabio Volo?! Deve esserci sicuramente un'invasione aliena, ho pensato, dei droidi con fattezze umane BACATI devono essere stati mandanti per spiarci, per studiarci o per studiare le nostre reazioni ad eventi completamente irrazionali come questi, una guerra tra mondi è già scoppiata. O è semplicemente qualche luminare della psicologia che ha scelto me come soggetto da studiare?

La verità è che esistono dei mondi che sono molto distanti da noi, dalle nostre abitudini, dalle cose che ci piacciono e dal tipo di gente che frequentiamo che non avremmo mai immaginato, con cui non dobbiamo necessariamente entrare in guerra ma semplicemente ignorare, vivere e lasciar morire. Solo luoghi come la metropolitana possono creare quel meraviglioso cocktail di persone di ogni tipo, religione, etnia e, purtroppo, anche gusto, che ti fa ricordare che qualsiasi cosa tu stia facendo, in un certo senso, la stai facendo bene.

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